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aprile 2003

NUMERO 4

Don Giovanni

 

di: Lorenzo Da Ponte

&  W.  A.  Mozart


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DonGiovaaanniiii!

 

 

 


Naturalmente, la storia del  Don Giovanni di Mozart e Da Ponte è anche canagliesca: il libretto per metà è infatti un plagio. Del resto, dal momento che può essere che il ladro abbia più gusto del derubato,  il plagio è un arte, e in questo si potrebbe davvero imparare qualcosa da Da Ponte (come avevamo già imparato da Stendhal!).

 

Come lavorava Da Ponte? - Tra Mozart, esigente e magari tirannico, e potenti e suscettibili cantanti, forse lavorò da vero Leporello del teatro d’opera: “per chi nulla sa gradir”, del resto era quanto toccava sempre a un librettista, anche se una delle tante cose divertenti di Da Ponte è che, nelle Memorie, si racconterà all'opera come una summa tra Alfieri e il Valmont delle Relazioni pericolose...

 

E invece, come per Masetto, era tutto un  “signorsì!”.

Poiché musica e versi andavano sempre riadattati agli interpreti come un costume a corpi nuovi, già solo per questo i cantanti - che potevano tutto ed erano costosissimi - obbligavano lo scrivano all’idea che dalla penna non nascevano lavori “finiti”, ma manufatti provvisorî, sempre disposti all'obbedienza della variante: certo sano artigianato, ma anche un’idea dell’arte che tornerà ad essere chiara forse appena grazie a un poeta sofisticato come Valéry, o con Picasso:  un'opera d'arte non è finita “mai”.

 

E’ ovvio che questo non toglie nulla al miracolo.

Scrittura serva e perfino sguattera, il Don Giovanni di Da Ponte e Mozart infiamma definitivamente un mito. - E’ da questo Dissoluto che discende un sabba stupefacente di variazioni: dongiovanni (e dongiovanne) cerebrali, perversi, infanti, vetusti, malinconici, faustiani, demonici, attoniti, passivi, solari, chic, perfino innamorati… 

Dopo tanto, da Molière a Lubitsch, da Sade a Carmelo Bene, ancora una volta non si sa se tutto sia stato scritto, o se resti qualcosa alla nostra “follia” (che per Don Giovanni è una danza!) .


 

 
 

  Hanno scritto:   

Sara Alzetta, Francesco Carbone, Alfredo Dell'Era,

Aguirre, Giulio Morgan, Astarte, Giuly Sbaiz.