"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero Numero 4, aprile 2003


Ogni scrittore, come ogni persona, ha le sue stelle d’orientamento, e a sua volta è stella (danzante?) per altri. 

Proviamo a segnalarne qualcuna

 

Per Don Giovanni di Lorenzo Da Ponte e W. A. Mozart:

 


 

 

32. Giorgio Manganelli

 

Mozart: Dalla ferita all'ilarità

 


 

“Quindi… quindi… deve restare insomma… deve restare questa specie di ferita che viene trasformata in un… in un contrassegno nobiliare... - ...Nella musica, “questa magalda”, la metamorfosi è perfetta, perché perfetta è la distillazione alchemica fino alla perfetta “assenza di significato... - ...L’esempio centrale è uno dei quartetti più importanti di quelli che Mozart dedicò a Haydn,  il Quartetto detto “Delle Dissonanze”, opera “così senza… esangue, senza… senza ferite, che è forse uno dei risultati più straordinari che si possono conseguire... - ...Noi ci troviamo di fronte – e io mi sono trovato di fronte – ad una macchinazione musicale che non mi era più possibile adoperare semplicemente come un emblema di una condizione psicologica... - ...Non vi accade “più nulla di angoscioso e io mi trovo solo di fronte ad una angoscia della struttura, ad un’angoscia della forma che non è più assolutamente dotata di capacità di pedagogia dolorosa. Non mi può più trasmettere sofferenza. Mi trasmette quella… quella misteriosa fascinazione, quella misteriosa… ilarità (…) uno dei temi fondamentali di tutta l’opera di Mozart...”

 

(Giorgio Manganelli ascoltatore maniacale, a cura di P. Trevi, Sellerio) 

 

 

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