"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 3, marzo 2003


 


 

 

14. Scrivere "Giuseppina la cantante"

 Altro capolavoro scritto in un lampo.

Marzo 1924: Kafka è a Praga per tre settimane. Iniziò a sentire un bruciore in gola mentre beveva. La tubercolosi stava arrivando alla laringe. La voce così gli cambiò: da dolce e calda a un bisbiglio sempre più roco.

Kafka, che si era sempre sentito incapace di apprezzare la musica, dopo aver immaginato che perfino le Sirene non cantano, inventa Giuseppina, diva appena sibilante di un popolo di topi:

 

“La nostra cantante si chiama Giuseppina. Chi non l’ha sentita non conosce il potere del canto. Non c’è nessuno che non sia trascinato dal suo canto, e ciò ha tanto maggior valore in quanto la nostra razza in complesso non ama la musica. Pace in silenzio: ecco la musica a noi più cara; la nostra vita è difficile e anche se talvolta tentiamo di scuoterci di dosso tutti gli affanni della giornata, non sappiamo elevarci a cose tanto lontane dalla nostra solita vita come la musica. Ma non ce ne rammarichiamo gran che; non giungiamo nemmeno a questo; una certa furberia pratica, della quale d’altronde abbiamo anche estremo e urgente bisogno, è secondo noi il nostro massimo privilegio…”