"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 3, marzo 2003


 


 

13. Altre cineserie

Il riferimento alla Cina non è una stravaganza di Benjamin: Kafka amava ad esempio una poesia di Yan-Tse-Tsai (1716-97), che trascrisse in una delle quattro lettere che scrisse a Felice il 24 novembre del 1912, raccomandandole di lasciarla scorrere senza commento:

 

    A notte fonda

 

Nella notte fredda, curvo sul libro,

ho dimenticato l’ora di andare a letto.

I profumi della mia coperta trapunta d’oro

Sono svaniti, il caminetto è spento.

La mia bella amica che fin qui a stento

Dominò la colera, mi strappa il lume

E mi chiede: lo sai che ora è?

 

Kafka amò molto l’antologia di poesia cinese da cui prese questa lirica. Otto anni dopo, in una lettera a Milena, ne citava un’altra presa da un libro di leggende, Libri di fantasmi, che finisce così: “Ho passato la vita a difendermi dal desiderio di mettervi fine”. Borges ha scritto belle pagine su cosa possa voler dire essere “precursori di Kafka” (Altre inquisizioni).

 

La Cina, impero sconfinato dall’autorità pervasiva e disarticolata, dal potere che dal centro via via si sfrangia fino a essere casuale e incompibile, la troviamo in almeno un racconto: Durante la costruzione della muraglia cinese, ma anche Un messaggio imperiale fa pensare alla vasta maestà cinese. I racconti sono entrambi del 1917