"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 3, marzo  2003

"Racconti di Kafka - Figure  

La strada degli Alchimisti

 


 

 

                                                  Via degli Alchimisti

Avere silenzio almeno di notte era per Kafka una condizione elementare per poter scrivere. 

Estate del 1916: con la sorella Ottla trova, vicino al castello, nella Alchimistengasse (Zlatà ulickà) 22, una casetta medievale, libera da novembre. Nella foto, è la prima da sinistra: “Certo  che oggi risponde in tutto alle mie esigenze. In sostanza: la bella strada per arrivarvi, il silenzio là in alto, dal vicino mi separa soltanto una parete molto sottile, ma il vicino è piuttosto tranquillo; mi porto là la cena e ci resto per lo più fino a mezzanotte; c’è poi il vantaggio di aver da fare la strada fino a casa: devo risolvermi a smettere e poi ho il tragitto che mi rinfresca la testa. E la vita lassù: è bello avere una casa propria e chiudere sul mondo la porta, non della camera, non dell’appartamento, ma addirittura della casa; uscire direttamente sulla neve della via silenziosa. Il tutto per 20 corone al mese, provvisto da mia sorella di tutt o quanto occorre, servito per quel poco che ci vuole dalla piccola fioraia (allieva di Ottla), tutto bello e in ordine”.


Ci scriverà: Un medico di campagna, In galleria, Il cacciatore Gracco, Relazione per un’accademia, Il cruccio del padre di famiglia e Il messaggio dell’imperatore.

 

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