"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 3, marzo 2003


Ogni scrittore, come ogni persona, ha le sue stelle d’orientamento, e a sua volta è stella (danzante?) per altri. Proviamo a segnalarne qualcuna

 

Per "Racconti" di Kafka:

 

 

1. Abramo cameriere

 

 

Potrei anche immaginare un altro Abramo che (ma non arriverebbe a essere il patriarca, anzi nemmeno un mercante di abiti usati) fosse pronto a adempiere la richiesta della vittima, pronto come un cameriere, ma ciononostante non riuscisse a fare il sacrificio, perché non può allontanarsi da casa, è indispensabile, l’andamento della casa ha bisogno di lui, c’è sempre ancora qualche cosa da mettere in ordine, la casa non è finita, ma senza che sia finita, senza questo appoggio egli non può allontanarsi, lo capisce anche la Bibbia poiché dice: “Egli sistemò la sua casa”, e Abramo aveva realmente già prima ogni abbondanza; se non avesse avuto la casa, dove avrebbe allevato suo figlio, in quale trave avrebbe tenuto conficcato il coltello del sacrificio?

Il giorno seguente: ho riflettuto ancora molto su questo Abramo, 

ma sono vecchie storie, non mette conto di parlarne, specialmente del vero Abramo; egli vi fu portato fin dall’infanzia, non riesco a vedere il salto. Se aveva già tutto e tuttavia doveva essere condotto più in alto, ora bisognava togliergli qualcosa, almeno in apparenza, questo è logico e non è un salto.

(ecc.)

Lettera a Robert Klopstock, Matliary giugno 1921

 

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