"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 10, maggio 2005

 


Degas Danza Disegno di Paul Valéry

 

11.  Guerriglie perenni

 

 

 


In ogni conflitto, le manovre regolari portano allo scontro, 

e quelle imprevedibili alla vittoria.

(Sun Tzu, L'arte della guerra)

 

Stando in mezzo alle parole - le bugiarde -, non c'è scelta: toccherà combattere il banale con le sue stesse armi. - Direbbero gli strateghi: non però in vane battaglie campali, ma con pazienze e ostinazioni da guerriglia Piuttosto che il Clausevitz, allora, si troveranno buoni consigli in Sun Tzu, nel gioco del Go e, quindi, nelle genialità mimetiche e micidiali del generale Giap...

 

Così come sono, nel loro prête-à-porter, le parole mentono come respirano: appannano ciò che dicono, sostituendo le cose nominate con il loro blablà stereotipato e convulso... - Non facessero così, del resto,  non ci darebbero pace, mentre tutti per vivere abbiamo bisogno vitale di velocità inconsulte, di azioni spensierate: come la scienza per Musil o Heidegger, si vive infatti grazie al prodigioso potere di non pensare...

 

Mentre la lenta poesia pensa, rodendosi dentro, dietro la maschera levigata dun alessandrino perfetto, sul problema irrisolvibile del dire bene. – Dire le cose poeticamente “non consiste nel fatto che qualcosa di già noto e munito di un nome” trovi il cantuccio a lui fatto nella poesia; perché, facendo di bifolche parole un madrigale, si fa appena nascere lì – finalmente al suo meglio - “il linguaggio stesso”  (G. VATTIMO, “Hölderlin e l'essenza della poesia”, in L'estetica moderna): così, ogni volta, dal niente, da capo...

 

Il Sempre di Leopardi e il “sempre” di sempre, sono da sempre diversi: la parola poetica, rispetto alla sua gemella prosastica, è snob e schizzignosa: marca differenze impercettibili e crudeli. - Leggendo lInfinito, occorrerà allora ogni volta risalire dal nostro a quel Sempre...

 

La parola poetica, dice Valéry, è un’“arma” (Eupalino) - la sua intenzione è uccidere (G. MANGANELLI, La penombra mentale) la sua greve sorella, sterminare la fallace omonimìa.

 


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