"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 1, 3 dicembre 2002

1923

Conrad, a sessantasei anni, sul "Tuscania" in partenza per gli Stati Uniti. Lo ha invitato il suo editore americano, F. N. Doubleday. Aveva accettato per denaro. A sinistra c'è il comandante David Bone, a destra chissà (*).

In una lettera dell'anno seguente, una delle ultime, Conrad ricorda così la traversata:  

  

"Nella prima parte dello scorso anno feci la traversata per New York a bordo del "Tuscania" comandato dal mio vecchio amico, il cap. David Bone. Naturalmente avevo libero accesso al ponte e alla sala di rotta. Non voglio dire di non aver provato interesse. Lo provai, in certo senso, per circa 30 ore, finché non ebbi azionato per due volte tutti gli interruttori che mettevano al lavoro i vari congegni. Ma rimasi freddo, completamente freddo, davanti a tutte quelle cose che rendono il lavoro di un ufficiale di marina un'occupazione quasi casalinga. È un fatto che ora si può guidare una nave in guanti bianchi e senza, per cosi dire, aprir bocca una volta. 

C’erano sette ufficiali e furono tutti molto affabili con il vecchio veterano; era un gruppo piuttosto singolare perché solo due di essi, due cadetti, non avevano mai messo piede sul ponte di una nave a vela.  

Il cap. Bone, che ha navigato a vela per una decina d’anni, mi ha detto che hanno perduto completamente il “senso del tempo”, quel contatto con i fenomeni naturali del vento e del mare che costituiva l'essenza della nostra vita professionale.” 

(*) 4 ottobre 2006: Mario Currreli, uno dei più importanti studiosi e traduttori italiani delle opere di Conrad ci ha svelato l'arcano: si tratta del fratello del capitano, Sir Muirhead Bone (1876-1953), artista scozzese che ha lasciato tre ritratti di Conrad. 

 

            

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